Fiorentina di nascita Calabrese di origine. Ci tengo.
Laureanda in Studi Internazionali Scienze politiche presso l’ Università di Firenze, sto ancora cercando una soluzione divina per superare gli esami di economia, la mia acerrima nemica dopo il patriarcato; mentre cerco una soluzione compro qualsiasi libro universitario e non che mi formi, anche se sono quasi sempre al verde.
Fin da ragazzina mi sono interessata alla politica e tutto ciò che regola questo mondo UNIT-VETO, tutti contro tutti e, non a caso, dopo le prime esperienze scolastiche di rappresentanza(Rappresentante d’ Istituto, membro del collettivo auto-gestito e rappresentante di classe) anche a livello provinciale (Consulta Provinciale degli Studenti di Firenze ) ho scelto il mio corso universitario.
Mi piace definirmi una femminista in minigonna, una mangiatrice di sushi incallita e una drogata della saga di Harry Potter.
Conscia di quanto i primi femminismi siano stati importanti, li studio, attuando però un femminismo intersezionale che includa tutt*, nessun escluso.
Prima mi arrabbiavo molto ma, da quando combatto con la gastrite, ho adottato un approccio più diplomatico. Se qualcuno mi dice che sono una persona polemica mi sta facendo solo un complimento.
Amo la letteratura, il cinema, la musica rock, il punk inglese, Fabrizio De Andrè e Alessandro Mannarino.
Mi appassiona tutto ciò che è etnico e medio orientale, spero un giorno di imparare l’arabo, una lingua che mi affascina come del resto tutto il Medio Oriente.
Sogno più timbri sul passaporto che scarpe nell’armadio. Ma posso scegliere di avere entrambi.
E’ stato il cartone Mulan, che considero l’iniziazione di mia madre al mondo femminista a farmi capire cosa avrei dovuto fare nella vita: tu puoi fare tutto ciò che vuoi, perfino salvare una nazione.
Alleata della comunità LGBTQ+ prendo treni da quando la mia città non organizza più il Pride annuale. Già che ci siamo… “CHIEDO A GRAN VOCE il ritorno del Pride nella città di Firenze, chissà forse il Sindaco mi legge…”
Un giorno spero di vivere in uno dei paesi del Nord Europa, famosi per la parità e l’educazione di genere ma, spero con tutta me stessa di poter rimanere in Italia facendo parte di quel cambiamento culturale e sociale che tanto ci serve.
Chi lo sa magari iniziando proprio da qui!
Fiorentina di nascita Calabrese di origine. Ci tengo.
Laureanda in Studi Internazionali Scienze politiche presso l’ Università di Firenze, sto ancora cercando una soluzione divina per superare gli esami di economia, la mia acerrima nemica dopo il patriarcato; mentre cerco una soluzione compro qualsiasi libro universitario e non che mi formi, anche se sono quasi sempre al verde.
Fin da ragazzina mi sono interessata alla politica e tutto ciò che regola questo mondo UNIT-VETO, tutti contro tutti e, non a caso, dopo le prime esperienze scolastiche di rappresentanza(Rappresentante d’ Istituto, membro del collettivo auto-gestito e rappresentante di classe) anche a livello provinciale (Consulta Provinciale degli Studenti di Firenze ) ho scelto il mio corso universitario impostandolo con focus in peacekeeping nelle zone di conflitto in Medio oriente.
Mi piace definirmi una femminista in minigonna, una mangiatrice di sushi incallita e una drogata della saga di Harry Potter.
Conscia di quanto i primi femminismi siano stati importanti, li studio, attuando però un femminismo intersezionale che includa tutt*, nessun escluso.
Prima mi arrabbiavo molto ma, da quando combatto con la gastrite, ho adottato un approccio più diplomatico. Se qualcuno mi dice che sono una persona polemica mi sta facendo solo un complimento.
Amo la letteratura, il cinema e la musica. Posso passare dall’ ascoltare Fabrizio De Andrè a Eminem.
Mi appassiona tutto ciò che è etnico e medio orientale, spero un giorno di imparare l’arabo, una lingua che mi affascina come del resto tutto il Medio Oriente.
Sogno più timbri sul passaporto che scarpe nell’armadio. Ma posso scegliere di avere entrambi.
E’ stato il cartone Mulan, che considero l’iniziazione di mia madre al mondo femminista a farmi capire cosa avrei dovuto fare nella vita: tu puoi fare tutto ciò che vuoi, perfino salvare una nazione.
Alleata della comunità LGBTQ+ prendo treni da quando la mia città non organizza più il Pride annuale. Già che ci siamo… “CHIEDO A GRAN VOCE il ritorno del Pride nella città di Firenze, chissà forse il Sindaco mi legge…”
Un giorno spero di vivere in uno dei paesi del Nord Europa, famosi per la parità e l’educazione di genere ma, spero con tutta me stessa di poter rimanere in Italia facendo parte di quel cambiamento culturale e sociale che tanto ci serve.
Chi lo sa magari iniziando proprio da qui!